Collezione: Mario Schifano

"Introduzione a Mario Schifano"

Mario Schifano (1934 – 1998) è stato una figura centrale e camaleontica dell'arte italiana, riconosciuto come il più importante esponente della Pop Art italiana e della Scuola di Piazza del Popolo di Roma. La sua opera si concentra sulla rielaborazione delle immagini della cultura di massa, dei media e della televisione, trasformando l'iconografia popolare in pittura. Schifano è noto per le sue grandi tele monocrome, le "Monocromi Anemici", su cui poi interveniva con pochi segni grafici o cifre. Questa tecnica enfatizzava l'idea della superficie come schermo o come velo di memoria. Con l'avanzare della sua carriera, introdusse immagini prese direttamente dalla TV e dalla pubblicità, spesso stampate, incollate o proiettate sulla tela, creando un cortocircuito tra pittura e riproduzione meccanica. 

Mario Schifano - Galleria Antonio Damiani

Biografia di Mario Schifano

Pittore, visionario e sperimentatore della Pop Art italiana, Mario Schifano (Homs, 1934 – Roma, 1998) è stato uno dei protagonisti assoluti dell’arte italiana del Novecento. Figura centrale della cosiddetta Scuola di Piazza del Popolo, è noto per aver rinnovato profondamente il linguaggio pittorico, fondendo tradizione e contemporaneità con un approccio critico e multidisciplinare. La sua opera attraversa la Pop Art, il cinema sperimentale, la fotografia e l’uso anticipatore dei media digitali, rendendolo un punto di riferimento imprescindibile per comprendere l’evoluzione dell’arte contemporanea in Italia.

Dopo essersi trasferito a Roma nel dopoguerra, Schifano inizia come restauratore, esperienza che lo mette a contatto diretto con i materiali e la storia dell’arte. A partire dagli anni Sessanta, sviluppa un linguaggio personale: realizza le celebri “tele monocrome”, superfici piatte segnate da elementi grafici essenziali, che segnano un netto superamento dell’Informale.

Nel 1962 è invitato alla mostra “The New Realists” alla Sidney Janis Gallery di New York, accanto ai grandi nomi della Pop Art americana. Ma la sua visione è più inquieta e riflessiva: attraverso segni pubblicitari, paesaggi artificiali, segnali stradali, Schifano esplora il bombardamento visivo della società dei consumi, anticipando temi oggi centrali come la serialità dell’immagine e la manipolazione mediatica.

Negli anni Settanta si dedica al cinema d’avanguardia con film come Umano non umano (1972), e alla musica sperimentale con la band Le Stelle di Mario Schifano. Contemporaneamente, inizia a usare le immagini televisive come base per la pittura, fondendo fotografia, pittura e video in opere ibride, veri precursori dell’arte postmediale.

Negli anni Ottanta e Novanta, riprende la pittura gestuale e il dialogo con i maestri del Rinascimento, inserendo citazioni di Botticelli e Leonardo in composizioni dense di riferimenti al presente. Continua anche la produzione su emulsioni fotografiche e la manipolazione di frame televisivi, loghi e simboli.

Mario Schifano muore prematuramente nel 1998, lasciando una produzione sterminata, ancora oggi oggetto di riscoperta da parte di collezionisti, critici e musei. Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche internazionali.

Le opere di Mario Schifano sono presenti in alcune delle più importanti collezioni pubbliche e private a livello internazionale, tra cui il Museo del Novecento di Milano, il MoMA di New York, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e il Centre Pompidou di Parigi. Considerato uno dei protagonisti assoluti del panorama artistico italiano del secondo Novecento, Schifano ha lasciato un'impronta indelebile nell'arte contemporanea con il suo linguaggio visivo innovativo, che ha attraversato la Pop Art, la pittura segnica, l'uso dei media e la sperimentazione tecnologica.

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Mario Schifano nei musei del mondo

Le opere di Mario Schifano si trovano in alcune tra le più importanti collezioni pubbliche italiane e internazionali:

  • MoMA – The Museum of Modern Art, New York
  • Centre Georges Pompidou, Parigi
  • Guggenheim Museum, New York
  • GNAM – Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
  • MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
  • MACRO – Museo d'Arte Contemporanea di Roma
  • Collezione Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, Roma
  • Galleria d’Arte Moderna di Torino
  • MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea, Rovereto
  • MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna

Mostre personali e collettive

  • 2023 – Mario Schifano: il trionfo dell’immagine, Galleria Nazionale, Roma
  • 2021 – Schifano TV, Museo CAMeC, La Spezia
  • 2019 – Compagni Compagni, Galleria Federico Vavassori, Milano
  • 2011 – 1960–1970: Mario Schifano, Palazzo delle Esposizioni, Roma
  • 1995 – Retrospettiva, Museo d’Arte Contemporanea, Lione
  • 1990 – Biennale di Venezia, partecipazione ufficiale
  • 1982 – Schifano. Pittura come emozione, Kunsthalle, Düsseldorf

La Galleria Antonio Damiani è orgogliosa di presentare l’opera di Mario Schifano, maestro della Nuova Figurazione e figura chiave dell’arte contemporanea italiana. Le sue tele, spesso su tela emulsionata, costruite attraverso smalti rapidi e la ripetizione seriale di segni e immagini, riflettono una poetica concettuale unica, dove il gesto pittorico si trasforma in analisi della velocità mediatica.


Mario Schifano: Analisi di Mercato, Stile e Valore della Pop Art Italiana e dello Schermo

Mario Schifano è una figura centrale nell'arte italiana del secondo dopoguerra, pioniere della Pop Art Italiana e della critica ai mass media. La sua opera ha inizio con i celebri Monocromi (o "schermi") dei primi anni '60, dove tele e carte trattate con smalto presentano tracce di simboli della società moderna (pubblicità, segnali stradali). In seguito, il suo lavoro si è focalizzato sulla riproduzione di immagini tratte dalla televisione (Paesaggi TV), analizzando l'impatto visivo e concettuale dei media elettronici sulla nostra percezione del mondo e del paesaggio.

I Driver di Valore: I Monocromi Storici e le Tele del Primo Periodo

Le opere di massimo valore sono i Monocromi (o Schermi) realizzati tra il 1960 e il 1963, in particolare quelli che presentano simboli residui o segni. Molto ricercati sono anche i lavori degli anni '60 raffiguranti paesaggi e le prime opere che incorporano materiali sperimentali (smalti, pittura sintetica). Il valore è determinato dalla datazione, dalle dimensioni e dalla corretta attribuzione della tecnica materica utilizzata.

Autenticità e Garanzie: La Verifica Archivio Mario Schifano

Data la vastità e la varietà delle tecniche impiegate (dalla pittura su tela/carta al lavoro su materiali plastici) e il volume della sua produzione, la certificazione è indispensabile. La Galleria Damiani tratta solo opere con provenienza impeccabile. La sicurezza e l'autenticità sono garantite dalla documentazione ufficiale e dal certificato di archiviazione rilasciato dall'Archivio Mario Schifano, la cui verifica è cruciale per stabilire l'epoca e l'integrità dell'opera.

Dalla Consulenza Specialistica alla Vendita

Dall'Analisi dello Schermo alla Quotazione Corretta: Il mercato di Schifano è molto attivo ma richiede un'attenta valutazione delle diverse serie e tecniche. Per ottenere una valutazione esperta e riservata delle sue opere o per richiedere una consulenza sul tuo investimento nell'arte italiana che ha definito un'epoca


Opere disponibili di Mario Schifano