Collezione: Vincenzo Agnetti
"Introduzione a Vincenzo Agnetti"
Vincenzo Agnetti, artista che ha saputo trasformare il pensiero in forma, il linguaggio in materia viva e il silenzio in poesia concettuale. Con il suo rigore intellettuale e la sua capacità di scardinare convenzioni visive, Agnetti continua a stimolare nuove generazioni, affermando l’arte come strumento di lucidità, riflessione e sguardo critico sul presente.

Opere
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Biografia Vincenzo Agnetti
Vincenzo Agnetti (Milano, 1926 – 1981) è stato uno dei principali esponenti dell’arte concettuale italiana del secondo Novecento. La sua opera si distingue per l’uso innovativo del linguaggio, della scrittura e della tecnologia come strumenti di riflessione critica, trasformando la parola in materia visiva e concettuale.
Dopo studi tecnici e teatrali, Agnetti si forma all’Accademia di Brera e sviluppa un linguaggio artistico che fonde analisi logica, filosofia e poesia. Negli anni Sessanta soggiorna in Argentina, dove avvia un’intensa riflessione teorica sull’arte. Tornato in Italia nel 1967, abbandona la pittura tradizionale per dare vita a un corpus di opere che lo consacreranno come figura centrale dell’avanguardia.
Tra le sue creazioni più note figurano le iconiche bacheliti incise, pannelli scuri in cui compaiono frasi, aforismi e paradossi che riflettono sul linguaggio, il tempo e l’identità dell’artista. Altro ciclo fondamentale è quello dei Libri dimenticati a memoria, in cui Agnetti unisce scrittura, assenza e cancellazione come strumenti di indagine sulla memoria e sull’informazione.
Negli anni Settanta realizza anche opere tecnologiche e performative come le “macchine inutili”, dispositivi concettuali privi di funzione ma carichi di significato simbolico e politico. Nella serie delle Photo-Graffie (1979–1981), l’immagine fotografica viene graffiata e annerita, sovvertendo la funzione documentaria del medium visivo.
Agnetti ha partecipato a mostre di rilievo internazionale, tra cui Documenta 5 a Kassel (1972) e più edizioni della Biennale di Venezia (1974, 1976, 1978, 1980). Ha esposto presso importanti gallerie italiane come lo Studio Marconi, contribuendo in modo decisivo al dibattito artistico e culturale del suo tempo.
Le opere di Vincenzo Agnetti sono oggi presenti in prestigiose collezioni permanenti come il Museo del Novecento di Milano, il Castello di Rivoli, il MAXXI di Roma, il Centre Pompidou di Parigi e il MoMA – Museum of Modern Art di New York. La sua produzione continua a essere oggetto di ricerche, retrospettive e valorizzazione critica, confermandone la centralità nel panorama dell’arte concettuale europea.
Contenuto comprimibile
Vincenzo Agnetti nei musei del mondo
Museo del Novecento, Milano (importante nucleo di bacheliti, scritture e opere storiche)
Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Torino
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
Museo MADRE, Napoli
Museion, Bolzano
Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Collezione Panza di Biumo, Varese (collezione storica di arte concettuale)
Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano
Collezione privata Studio Marconi ’65, Milano
Centre Pompidou, Parigi
MoMA – Museum of Modern Art, New York
Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz
ZKM – Zentrum für Kunst und Medien, Karlsruhe
Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Collezione Maramotti, Reggio Emilia (mostre passate e deposito opere)
Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova
Mostre personali e collettive
1970 – Vincenzo Agnetti, Studio Marconi, Milano (prima personale dedicata interamente alla nuova fase concettuale)
1971 – Assiomi, Galleria Toselli, Milano
1972 – Macchina drogata, Galleria Françoise Lambert, Milano
1975 – Autoritratti ritratti, Galleria Toselli, Milano
1980 – Ritratti, Studio Marconi, Milano
(tra le ultime personali in vita, con le celebri Photo-Graffie)
1987 – Vincenzo Agnetti, PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano
2007 – Autoritratti Ritratti, MART – Rovereto
2010 – La macchina drogata, Galleria Magazzino, Roma
2019 – Vincenzo Agnetti. La macchina zero, GAM – Galleria d’Arte Moderna, Milano
2023 – Tempo e memoria, Cardi Gallery, Milano e Londra
La Galleria Antonio Damiani è lieta di dedicare spazio e attenzione all’opera di Vincenzo Agnetti, artista che ha saputo trasformare il pensiero in immagine e il linguaggio in materia critica. Con il suo approccio radicale e poetico, Agnetti continua a interrogarci sul senso dell’arte, della comunicazione e del tempo, riaffermando il valore dell’opera come strumento di consapevolezza e riflessione.