Collezione: Renata Boero
"Introduzione a Renata Boero"
Renata Boero (1936) è una figura di spicco nell'arte italiana contemporanea, il cui lavoro è radicato nella ricerca concettuale sul processo e sulla relazione tra materia organica e colore. La sua opera più celebre è la serie dei "Cromogrammi", iniziata negli anni Sessanta. Questa tecnica consiste nel far reagire chimicamente e naturalmente la tela grezza o la carta assorbente con pigmenti vegetali, terre e elementi organici (come l'humus, i tannini o la clorofilla). La tela viene ripiegata e lasciata agire, registrando l'impronta del tempo e dell'ambiente. Le sue creazioni non sono dipinti nel senso tradizionale, ma registrazioni cromatiche e materiche di un evento chimico-biologico. Boero esplora la superficie come un campo di forze, dove il colore non è applicato, ma germina e si diffonde. La sua ricerca si estende a cicli come i "Crani" e le "Architetture", mantenendo sempre un focus sulla memoria della materia e sul ruolo attivo della natura nel processo creativo.
Biografia di Renata Boero
Renata Boero nasce a Genova nel dicembre del 1936. Trascorre l’infanzia a Torino e prosegue i suoi studi in Svizzera, con una formazione umanistica di orientamento junghiano. Tornata a Genova, entra in contatto con Emilio Scanavino, figura fondamentale per la sua crescita artistica. L’incontro la conduce a iscriversi al Liceo Artistico “N. Barabino”, dove Scanavino insegna disegno e figura. Da lui apprende l’importanza del gesto come traduzione immediata del pensiero e l’urgenza di dare forma all’intuizione, qualità che diventeranno centrali nella sua pratica pittorica.
Durante gli anni di studio partecipa e vince un concorso di pittura estemporanea a Cervo, dove conosce Felice Casorati. Su suo consiglio invia un’opera alla Quadriennale di Roma del 1959: la selezione e l’esposizione del quadro segna un passaggio decisivo. Da quel momento Boero prende coscienza che la sua pittura può uscire dalla dimensione intima per confrontarsi con lo spazio pubblico, con il tempo e con l’altro. La sua arte, fino ad allora istintiva, comincia ad articolarsi in una visione più mentale e consapevole.
Conclusi gli studi, inizia una fase di intensa sperimentazione, incentrata sul legame tra segno, colore e natura. Abbandonata progressivamente la pittura a olio, si avvicina a materiali più plastici, alla ricerca di un rapporto nuovo con la materia e il tempo. Tra il 1960 e il 1964 lavora come assistente di Caterina Marcenaro, direttrice del Museo di Palazzo Rosso a Genova. L’esperienza nei laboratori di restauro si rivela fondamentale: osservando le tele antiche smontate dai telai e analizzando l’evoluzione dei pigmenti, comprende come l’opera possa diventare organismo vivo, capace di trasformarsi nel tempo. È qui che nasce l’intuizione di liberare la tela dalla struttura rigida del telaio: «Ogni lavoro – afferma – è frammento di un lavoro infinito».
Durante il restauro di un antico telero scopre l’utilizzo di colori vegetali ricavati da erbe e radici. Da questo incontro nasce un lungo lavoro di ricerca e sperimentazione sui pigmenti naturali, che porterà alla creazione dei Cromogrammi: teli di cotone trattati con sostanze organiche, piegati, stratificati, lasciati agire nel tempo. L’artista non controlla interamente il risultato, ma innesca un processo: la tela diventa il luogo di un’evoluzione continua, dove la natura scrive e modifica la sua impronta. I Cromogrammi non sono dipinti, ma vere e proprie “scritture della materia”.
Negli anni Ottanta, Boero riceve da Luigi Veronesi l’invito a sostituirlo nell’insegnamento di Cromatologia presso la NABA di Milano. Poco dopo, le viene affidata la cattedra di Pittura all’Accademia di Brera, e si stabilisce definitivamente a Milano, dove apre il suo studio in via Borsieri. Qui continua la sua ricerca con rigore e radicalità, sviluppando nuovi cicli legati all’evoluzione naturale della materia pittorica.
Tra i lavori successivi, sempre in continuità con la ricerca sui pigmenti naturali e la trasformazione della materia, si ricordano le serie Germinazioni, Fiori di Carta e le più recenti Ctoniografie: opere interrate e lasciate evolvere secondo le leggi fisiche e biologiche del suolo. In questi lavori, l’artista abbandona del tutto l’idea di rappresentare la natura per lasciarla agire direttamente, innescando un processo in cui il tempo, la terra e i pigmenti diventano co-autori.
Renata Boero ha esposto in numerosi musei e istituzioni italiane e internazionali. Le sue opere sono state presenti alla Biennale di Venezia (1982, 1993, 2009), in mostre personali e collettive in Europa, Africa e America Latina, e sono oggi conservate in importanti collezioni pubbliche.
Nel 2021 riceve il Premio Arte: Sostantivo Femminile dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La sua ricerca è oggi più che mai attuale, nel suo modo di interrogare la materia, il tempo, la relazione tra gesto umano e trasformazioni della natura. La Galleria Antonio Damiani è lieta di presentare una selezione delle sue opere, espressione di un’arte profonda, organica e irriducibile a qualsiasi classificazione.
Contenuto comprimibile
Renata Boero nei musei del mondo
- Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
- Museo del Novecento, Milano
- GAM – Galleria d’Arte Moderna, Torino
- MART – Rovereto
- MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Gibellina
- Musei Civici di Monza
- National Museum of Fine Arts, Malta
• 2025 – Renata Boero. Teleri, Musei Civici di Macerata
- 2019 – Kromo-Kronos, Museo del Novecento, Milano
- 2023 – Anemoni (con Carla Accardi e Silvia Giambrone), Fondazione Sabe, Ravenna
- 1982 / 1993 / 2009 – Biennale di Venezia
- 2007–2008 – Mostre personali in Slovenia e Bielorussia
Mostre personali e collettive
- 2025 – Renata Boero. Teleri, Musei Civici, Macerata
- 2019 – Kromo-Kronos, Museo del Novecento, Milano
- 2023 – Anemoni (con Accardi e Roma), Fondazione Sabe, Ravenna
- 1982 / 1993 / 2009 – Biennale di Venezia
- 2007–2008 – Personali in Slovenia e Bielorussia
La Galleria Antonio Damiani è orgogliosa di presentare l’opera di Renata Boero, maestra dell'Arte Processuale e figura chiave dell’arte contemporanea italiana. Le sue opere, spesso realizzate su tela o carta attraverso pigmenti naturali, terre e processi di mutazione, riflettono una poetica concettuale unica, dove il tempo e l'interazione della materia organica si trasformano in rivelazione del ciclo naturale.
Il suo linguaggio visivo, organico e stratificato, rappresenta una tappa fondamentale nella nostra selezione di artisti storicizzati del Novecento e oltre, all’interno di un percorso espositivo dedicato ai grandi protagonisti che hanno esplorato il legame indissolubile tra arte, natura e chimica del colore.
Renata Boero: Analisi di Mercato, Stile e Valore del Colore come Processo Naturale
Renata Boero è una figura distintiva nell'arte contemporanea italiana, la cui ricerca si concentra sul processo di trasformazione chimico-biologica dei materiali organici. Il suo lavoro più celebre sono i Cromogrammi, tele (spesso iuta o fibre naturali) che vengono immerse in pigmenti naturali (come la noce o estratti vegetali) e lasciate reagire con il tempo e l'ambiente. L'opera non è un risultato pittorico, ma la documentazione di una crescita, dove il colore si sviluppa e si fissa come un evento naturale.
I Driver di Valore: I Cromogrammi Storici e il Rischio Materico
Le opere di massimo valore sono i Cromogrammi realizzati tra gli anni '70 e gli anni '80. Questi lavori, specialmente quelli di grande formato, esprimono al meglio la sua filosofia di processo. Il valore è determinato dalla complessità della trasformazione cromatica e, dato l'uso di pigmenti naturali sensibili, dallo stato di conservazione e dalla stabilità del processo stesso.
Autenticità e Garanzie: La Verifica Archivio Renata Boero
L'autenticità è fondamentale, data la specificità dei materiali e delle tecniche di trasformazione. La Galleria Damiani tratta solo opere con provenienza impeccabile. La sicurezza e l'autenticità sono garantite dalla documentazione ufficiale e dal certificato di archiviazione rilasciato dall'Archivio Renata Boero, essenziale per attestare la cronologia e l'integrità del processo materico.
Dalla Consulenza Specialistica alla Vendita
Dall'Analisi del Processo alla Quotazione Corretta: Il mercato di Boero richiede una profonda competenza tecnica nella valutazione del medium naturale e della sua conservazione nel tempo. Per ottenere una valutazione esperta e riservata delle sue opere o per richiedere una consulenza sul tuo investimento nell'arte materica e concettuale
Opere disponibili di Renata Boero
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Cromogramma
Produttore:Renata BoeroScopri l'opera