Collezione: Esther Mahlangu
"Introduzione a Esther Mahlangu"
Esther Mahlangu è una delle più importanti artiste africane contemporanee. Erede della tradizione pittorica Ndebele, ha portato i suoi iconici motivi geometrici in tutto il mondo, unendo arte ancestrale e linguaggio globale. La sua opera è un ponte tra memoria culturale, identità e visione contemporanea.

Opere
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Ndebele dwelling
Produttore:Esther MahlanguScopri l'opera -
Ndebele Pattern
Produttore:Esther MahlanguScopri l'opera
Biografia Esther Mahlangu
Esther Mahlangu (nata nel 1935 a Middelburg, nella provincia di Mpumalanga, Sudafrica) è una delle artiste più significative del continente africano e una figura simbolo della trasmissione e innovazione della tradizione culturale Ndebele. Attraverso la sua pratica pittorica, ha trasformato i motivi geometrici e cromatici tipici delle decorazioni murali tradizionali in un linguaggio artistico riconosciuto a livello internazionale, portando l’estetica Ndebele nei musei, sulle automobili, negli spazi pubblici e nelle gallerie di tutto il mondo.
Cresciuta in un villaggio rurale, Mahlangu inizia a dipingere fin da bambina, seguendo gli insegnamenti di sua madre e di sua nonna. L’arte Ndebele, tradizionalmente praticata dalle donne, consiste nella decorazione rituale delle pareti esterne delle abitazioni, con forme astratte, linee simmetriche e colori vivaci, in segno di appartenenza, identità e rinnovamento. Esther Mahlangu è stata la prima artista a trasporre questi motivi su superfici mobili e su tela, elaborando una nuova forma di pittura contemporanea profondamente radicata nella memoria culturale.
La sua carriera artistica prende slancio internazionale nel 1989, quando viene invitata a partecipare alla mostra “Magiciens de la Terre” al Centre Pompidou di Parigi. Due anni dopo, nel 1991, viene selezionata dalla BMW per dipingere una delle celebri BMW Art Cars, diventando la prima donna e la prima artista africana a realizzare un’auto d’artista per il progetto, al fianco di nomi come Andy Warhol, Roy Lichtenstein e David Hockney.
Nel corso degli anni, ha collaborato con numerose istituzioni e brand, tra cui il British Museum, la Biennale di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, il Virginia Museum of Fine Arts, la Serpentine di Londra, la Swatch, Rolls-Royce e molti altri. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo e fanno parte di collezioni pubbliche prestigiose in Europa, America, Africa e Asia.
Nel 2024, a quasi novant’anni, Mahlangu è protagonista di una grande retrospettiva in Sudafrica, “Then I Knew I Was Good at Painting”, organizzata dal Iziko National Gallery di Cape Town e dal Wits Art Museum di Johannesburg. In contemporanea, un suo murale monumentale intitolato “Umuntu ngumuntu ngabantu” è stato realizzato per il Serpentine North di Londra.
Esther Mahlangu vive ancora nella sua casa a Mpumalanga, dove ha fondato un centro per la formazione dei giovani nella pittura Ndebele, con l’obiettivo di proteggere e tramandare questa eredità culturale. La sua opera è oggi riconosciuta come un esempio straordinario di come la tradizione possa essere reinventata con forza e dignità, diventando una voce globale nella scena dell’arte contemporanea.
Contenuto comprimibile
Esther Mahlangu nei musei del mondo
- Centre Georges Pompidou, Parigi
- British Museum, Londra
- Smithsonian Institution, Washington D.C.
- Virginia Museum of Fine Arts, Richmond
- Iziko South African National Gallery, Cape Town
- Wits Art Museum, Johannesburg
- Brooklyn Museum, New York
- Museum of Fine Arts, Boston
- Museum of Contemporary African Diasporan Arts (MoCADA), Brooklyn
- Hood Museum of Art, Dartmouth College, New Hampshire
- Norval Foundation, Cape Town
- National Museum of African Art, Washington D.C.
- Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma
- Museum of African Contemporary Art Al Maaden (MACAAL), Marrakech
- Serpentine Galleries, Londra
- National Gallery of Zimbabwe, Harare
- National Museum of African Art, Doha (Qatar Museums)
Mostre personali e collettive
- 2024 – Then I Knew I Was Good at Painting, Retrospective, Iziko South African National Gallery, Cape Town :contentReference[oaicite:1]{index=1}
- 2024–2025 – stessa mostra, Wits Art Museum, Johannesburg; itinerante verso Stati Uniti :contentReference[oaicite:2]{index=2}
- 2020–2021 – Esther Mahlangu 85, The Melrose Gallery, Johannesburg :contentReference[oaicite:3]{index=3}
- Quando Heart and Mind Agree (primavera 2025) – mostra personale alla Jenkins Johnson Gallery, San Francisco :contentReference[oaicite:4]{index=4}
- Personali storiche: Musée des Arts Africains et Océaniens (1998, Parigi), Irma Stern Museum (2003, Cape Town), Museo delle Belle Arti della Virginia (2014, Richmond) :contentReference[oaicite:5]{index=5}
- 1989 – Magiciens de la Terre, Centre Pompidou, Parigi :contentReference[oaicite:6]{index=6}
- 1991 – BMW Art Cars, Johannesburg/Durban/Cape Town; Documenta 9, Kassel :contentReference[oaicite:7]{index=7}
- 1997 – Why Africa?, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, Torino :contentReference[oaicite:8]{index=8}
- 2005 – African Art Now: Masterpieces from the Jean Pigozzi Collection, MFA Houston :contentReference[oaicite:9]{index=9}
- 2006–2007 – 100 % Africa, Guggenheim Bilbao :contentReference[oaicite:10]{index=10}
- 2007 – Philadelphia Museum of Art (USA) e British Museum, Londra – progetti con murale e Art Car :contentReference[oaicite:11]{index=11}
- 2009–2010 – Africa? Una nuova storia, Vittoriano, Roma :contentReference[oaicite:12]{index=12}
- 2014 – Les Magiciens de la Terre: nuova edizione, Centre Pompidou, Parigi :contentReference[oaicite:13]{index=13}
- 2024 – Padiglione Africa, Biennale di Venezia (60ª edizione) :contentReference[oaicite:14]{index=14}
L’arte di Esther Mahlangu è un atto di memoria e resistenza, che unisce il sapere ancestrale delle donne Ndebele alla scena globale dell’arte contemporanea. Attraverso le sue forme geometriche e i suoi colori vibranti, Mahlangu non solo ha ridefinito il confine tra arte e tradizione, ma ha anche costruito un ponte tra mondi, generazioni e culture. La sua voce è oggi più attuale che mai: un simbolo di dignità, innovazione e appartenenza.
La Galleria Antonio Damiani è onorata di rappresentare Esther Mahlangu, una voce unica nell’arte globale. Attraverso le sue opere esposte e i progetti dedicati, la Galleria conferma il proprio impegno per un'arte che affonda le radici nella cultura tribale e si apre al dialogo internazionale, promuovendo la memoria come strumento di innovazione e incontro tra tradizioni. Siamo lieti di accompagnare il pubblico in un percorso di scoperta di un’arte che parla di identità, colore e futuro.