Collezione: Giorgio Griffa

"Introduzione a Giorgio Griffa"

Giorgio Griffa  è una figura centrale dell’arte concettuale e analitica italiana. Le sue opere, sospese tra pittura e scrittura, esplorano la dimensione del segno, del ritmo e del tempo. Attraverso tele grezze e tratti essenziali, Griffa ha costruito un linguaggio pittorico unico e riconoscibile, capace di ridefinire la relazione tra gesto e significato.

 

Giorgio Griffa

Opere

Biografia Giorgio Griffa

Giorgio Griffa nasce a Torino nel 1936, città dove vive e lavora ancora oggi. È considerato uno dei principali esponenti dell’arte analitica italiana e internazionale, un movimento che, tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70, ha esplorato in profondità il linguaggio stesso della pittura, smontandone le strutture e ridefinendone le logiche. Il lavoro di Griffa si caratterizza per una costante riflessione sul segno, sul tempo e sulla pittura come processo.

Dopo una formazione in ambito giuridico, inizia a dipingere da autodidatta già negli anni Cinquanta. A partire dal 1968, Griffa abbandona la pittura figurativa e si dedica a una ricerca radicale, che lo porta a dipingere direttamente su tele grezze non intelaiate, stese sul pavimento, con semplici segni colorati ripetuti in serie. Questi tratti non cercano la rappresentazione, ma costituiscono la grammatica visiva di un linguaggio pittorico primario, aperto, temporaneo, in costante divenire.

Secondo l’artista, la pittura non deve “rappresentare qualcosa”, ma semplicemente "seguire il ritmo del pensiero". Ogni opera si interrompe senza una fine definita, lasciando il segno “non finito” come testimonianza della continuità del processo creativo. Il tempo, il ritmo e la ripetizione diventano elementi strutturali della sua pratica.

Griffa è stato associato all’Arte Povera, ma la sua posizione si distingue per un approccio più analitico e metapittorico. La sua ricerca trova connessioni con l’arte concettuale, il minimalismo e le filosofie orientali, pur mantenendo una forte identità visiva. A partire dagli anni ’70, partecipa a importanti rassegne internazionali, tra cui Documenta e la Biennale di Venezia, ed espone in gallerie e musei di riferimento in Europa e negli Stati Uniti.

Negli anni Duemila, l’opera di Griffa è stata riscoperta da una nuova generazione di curatori e collezionisti, riportando alla luce l’attualità del suo linguaggio. Le sue tele – numerate, datate e spesso firmate in basso – continuano a esplorare il rapporto tra segno, colore e spazio. Oggi il suo lavoro è rappresentato da importanti gallerie internazionali ed è incluso nelle collezioni permanenti di musei di rilievo, consolidando la sua posizione come uno dei grandi maestri della pittura postmoderna.

Contenuto comprimibile

Giorgio Griffa nei musei del mondo

Centre Pompidou, Parigi

MoMA – Museum of Modern Art, New York

Museo del Novecento, Milano

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino

Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (TO)

MACBA – Museu d’Art Contemporani de Barcelona, Barcellona

Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova

La Galleria Nazionale, Roma

FRAC – Fonds régional d'art contemporain, Auvergne

Museo MAXXI, Roma

Museo di Palazzo Pretorio, Prato

Fondazione Giuliani, Roma

Collezione Panza di Biumo, Varese

Collezione La Gaia, Busca (CN)

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Fondazione CRT, Torino

Collezione privata Piero Atchugarry, Uruguay/Italia

Collezione Intesa Sanpaolo, Milano

Mostre personali e collettive

1970, Sonnabend Gallery, New York

1972, Galleria Martano, Torino

1991, Musée d'Art Moderne de Saint-Étienne

2011, Giorgio Griffa. Segni primari, MACRO, Roma

2016, Giorgio Griffa, Centre Pompidou, Parigi

2017, A Continuous Becoming, Camden Arts Centre, Londra

2018, Fondazione Giuliani, Roma

2023, Giorgio Griffa. Gesti primari, Museo del Novecento, Milano

1978, Biennale di Venezia

2013, Trame. Le forme del ricamo contemporaneo, MAXXI, Roma

2015, Arte Povera e dintorni, GAM Torino

2019, Pittura Analitica, MAMbo, Bologna

2022, Il linguaggio del segno, Palazzo Reale, Milano

La Galleria Antonio Damiani è orgogliosa di presentare l’opera di Giorgio Griffa, maestro della pittura analitica e figura chiave dell’arte contemporanea italiana. Le sue tele su lino grezzo, costruite attraverso segni essenziali e ritmi visivi, riflettono una poetica concettuale unica, dove il gesto pittorico si trasforma in pensiero. Il suo linguaggio visivo minimale e profondo rappresenta una tappa fondamentale nella nostra selezione di artisti storicizzati del Novecento e oltre, all’interno di un percorso espositivo dedicato ai grandi protagonisti dell’arte moderna e contemporanea internazionale.